Scrivere di elettrodomestici mi permette di essere presente a manifestazioni ed eventi legati anche al mondo dell’architettura, dell’interior design e dell’arredamento in generale.
Giovedì 11 gennaio sono stata invitata da Lifegate all’inaugurazione di “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”, la mostra alla Triennale di Milano che si svolgerà fino al 2 aprile 2018.
Entusiasmante, colorata, vivace e mai banale perché sempre in evoluzione, questa mostra nasce da una vera e propria community di autori provenienti da vari settori: aziende, progettisti e scuole liberi di esporre il loro personale concetto dell’abitare. Il tema si presta a molteplici interpretazioni anche per chi, di questa mostra è spettatore ed è proprio su questo che il curatore, Stefano Mirti, vuole puntare: “È un palinsesto di esperienze italiane significative a cui si affiancano una serie di ospiti internazionali in grado di coinvolgere il pubblico in maniera interattiva e partecipata grazie a una serie di ambientazioni fisiche, digitali e social. Una mostra dove è vietato non toccare.” .
E’ stato creato un sito internet dedicato – 999domandesullabitare.org – dove è possibile continuare a porre quesiti, incrementando la condivisione e fornendo spunti di riflessione sul tema; avere tutte le informazioni utili sulla mostra; consultare il calendario eventi, settimana per settimana e acquistare il catalogo della mostra. Nemmeno il catalogo rientra negli standard classici di una mostra d’arte, consiste infatti in una serie di libretti tematici a copertina flessibile, realizzati con il meccanismo del self-publishing di Amazon.
Chi la ha già visitata potrà rinnovare il biglietto per partecipare ai diversi appuntamenti in programma e seguire tutto il divenire di questa mostra-evento. E’ inoltre possibile interagire e rispondere alle domande che vengono pubblicate quotidianamente sul profilo Instagram e pagina Facebook @999domande, dove si possono anche trovare i video degli eventi e iscriversi a design contests .
La curiosità mi ha spinto a fare 4 domande al curatore, Stefano Mirti, che ringrazio infinitamente per la velocità e raffinata ironia, di cui è dotato solo chi non si prende mai troppo sul serio. Chi non clicca sul link oltre l’ultima domanda si perde tutto il senso di questa intervista e capisce davvero lo spirito di chi ha creato questa mostra.
Il mio blog parla di elettrodomestici e ho notato che tra i vostri sponsor e partner non ci sono case produttrici di questo settore. E’ stata una scelta vostra?
Non c’è stato un momento in cui è stata compilata una lista “invitati”. Abbiamo iniziato a fare correre la voce della mostra e abbiamo incontrato tutti i soggetti interessati. Banalmente, non è capitato di incrociare una casa produttrice di elettrodomestici. Peccato perché sarebbe stato un tema meraviglioso e anche, molto centrale e importante.
Io credo che gli elettrodomestici, grandi e piccoli, siano parte integrante del nostro abitare contemporaneo. Abbiamo tutti ricordi particolari legati a qualche momento della nostra vita: il colore di un vecchio aspirapolvere, il primo rasoio da barba, la stufa con il forno a legna della nonna ecc. Quale è il Suo?
Una volta che ho sbagliato una roba di tubi in uscita e l’acqua della lavatrice ha inondato l’alloggio dove abitavo in condivisione. Io ero l’ultimo arrivato, appena arrivato. Ero solo in casa e ho passato diverse ore a pulire tutto. Sembrava un film di fantascienza. Giornali, carta, stracci, acqua ovunque. Incredibile (nel senso letterale del termine: non ci potevo credere).
In Trentino, dove abito io, ci sono sempre più condomini che si dotano di un locale lavanderia da utilizzare in comune. Gli elettrodomestici possono avere una funzione sociale ed ecosostenibile?
L’esempio delle lavanderie collettive mi sembra perfetto. lo stesso potrebbe essere fatto per una grande quantità di altri elettrodomestici. colazioni collettive con tostapane e frullatori condivisi, frigoriferi di gruppo,insomma, a me piace molto.
Ci sono alcuni elettrodomestici iconici entrati anche nel mondo del design a tutti gli effetti, come il frigorifero FAB di SMEG, l’aspirapolvere ciclonico di Dyson, la planetaria KitchenAid. Quale è secondo Lei, il progetto meglio riuscito in questo campo?
Nel mondo degli utensili per la casa ,il mio best of best è chiaramente il rasoio usa e getta “Gilette”, che è assoluto, inarrivabile. La domanda però era riferita agli elettrodomestici (il rasoio usa e getta “Gilette” è un “manodomestico”). Mah se dovessi dire io, il tostapane di Thomas Thwaites mi piace da impazzire. E’ un progetto sublime, assoluto. Forse un po’ costoso, ma è un prodigio di intelligenza e sofisticazione!
https://www.ted.com/talks/thomas_thwaites_how_i_built_a_toaster_from_scratch?language=it