Dimmi come fai il caffè e ti dirò chi sei

Su una cosa siamo tutti d’accordo, del caffè non si può fare a meno. 
Ecco una descrizione semiseria di noi caffè dipendenti e delle macchine che scegliamo per farlo. 
Come vedrete, manca la macchina per il caffè americano perché se lo bevo, verso la polvere direttamente nella tazza con l’acqua calda del bollitore. 
E non è caffè, siamo seri.
I MOKISTI
Questa è la categoria di cui faccio parte io. Irriducibili, tradizionalisti e sniffatori compulsivi, i mokisti adorano il rituale del caffè mattutino. Amano il tendere l’orecchio per sentire il gorgoglio della moka e tengono il caffè macinato in barattoli di metallo. La loro versione avanzata è composta da chi acquista la moka elettrica programmabile per chi la mattina ha i minuti contati e non vuole farsi mancare il profumo del caffè, evitando disastri in cucina.
CONSIGLI
Solo al primo utilizzo se abitate in zone molto calcaree aggiungete una punta di cucchiaino di aceto bianco all’acqua nel serbatoio. Non avvitate troppo forte la moka o  dovrete cambiare troppo spesso la guarnizione perchè metà caffè vi si versa sul piano cottura, vero marito??!!! E infine: cara mamma, il tuo caffè è tremendo. Non lavare la moka ogni volta con lo Svelto! Sacrilegio!
I CIALDISTI
Corrente di pensiero che deriva dagli Espressisti, ovvero chi ha sempre utilizzato la tradizionale macchina del caffè espresso. Solitamente acquistano semplicemente perché la loro, comprata negli anni Novanta, si è rotta. In negozio viene sempre citata, al momento dell’acquisto, la possibilità di utilizzare la cialda  ma è più frequente l’utilizzo classico con caffè macinato.  Chi utilizza le cialde solitamente è un vero amante della pulizia per un motivo molto semplice: sapore classico e facile dosaggio, la macchina non si sporca di polvere di caffè.
I GRANISTI
Sempre derivanti dagli espressisti, sono gli Estremisti del caffè. Non hanno problemi di spazio in cucina,  dal momento che la maggior parte delle macchine da caffè in grani sonovoluminose oppure scelgono la macchina del caffè ad incasso. Ne bevono quantità considerevoli e selezionano con cura la torrefazione da cui rifornirsi. 
CONSIGLI
Per entrambe le categorie vale la regola dello svuotamento quotidiano del serbatoio dell’acqua, la decalcificazione mensile e la pulizia del cappuccinatore dai residui di latte.  Fare particolare attenzione quando si acquista il caffè in grani perché ogni tanto nelle confezioni si possono trovare residui calcarei e piccoli sassi che vanno a bloccare o rovinare il macinatore interno alla macchina. 
 I CAPSULISTI
Potrei definirli gli imbruttiti del caffè. Zero tempo da perdere, poco spazio a disposizione, assaggiano gusti diversi per poi acquistare sempre gli stessi, rifilando quelli particolari agli amici in visita.Ora che esiste il mondo delle capsule compatibili la categoria si è allargata  e ha reso capsulisti anche gli amanti del caffè al ginseng, tisane rilassanti e caffè d’orzo.
A chi gli fa notare che le capsule inquinano, il capsulista risponde che è possibile farne anche usi diversi riciclandole come addobbi natalizi, lavoretti per bambini, collane e anelli ecologici. Sempre un passo avanti.
CONSIGLI
Poca manutenzione, intuitiva da utilizzare , serbatoi lavabili in lavastoviglie, la macchina per caffè in capsule è la più venduta.
Consiglio solamente di utilizzare il kit decalcificante acquistato in punti vendita specifici o centri assistenza autorizzati. L’aceto va bene nella stessa quantità citata per la moka per il primo avvio ma non è da utilizzare come manutenzione anticalcare.  Se avete un modello con serbatoio per il latte riponetelo sempre in frigo e dopo l’uso lavatelo accuratamente per evitare odori sgradevoli e batteri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *