Ferro da stiro delle mie brame

“Buongiorno. Mi servirebbe un ferro da stiro.”
Quando un cliente entra e pronuncia questa frase, solitamente da qui in poi parte il mio interrogatorio.
Forse non tutti sanno che esistono diverse tipologie di questo elettrodomestico, qui vi faccio un breve riepilogo con qualche consiglio utile. 

  • Ferro da stiro a secco

Piccolo elettrodomestico senza serbatoio per l’acqua. Utilizzato per lo più da persone anziane, sta scomparendo e sono ancora poche le case produttrici che lo fabbricano.

  • Ferro da stiro a vapore

Dal più semplice al più performante, con vapore verticale o autospegnimento, è il modello che tutti almeno una volta abbiamo usato. Nel tempo il serbatoio è diventato più capiente rispetto al passato e per contrastare i depositi di calcare è stata inserita in quasi tutti i modelli in commercio, una pastiglia anticalcare; la potenza oscilla tra i 1200 Watt e i 2600 Watt e restano solo pochi modelli con piastra in acciaio liscio, rispetto a quelli a superficie satinata o ricoperti di ceramica per evitare il “lucido” su capi scuri.  E’ stato inoltre  introdotto recentemente, un modello dove non è più necessario regolare la temperatura a seconda della tipologia di tessuto che stiriamo. Ma sono sicura che molte di voi lo usano sempre al massimo della potenza, o sbaglio?
I più venduti sono indubbiamente quelli a marca Rowenta , su cui i clienti solitamente si fiondano fin dall’inizio. Hanno sicuramente il pregio della durata nel tempo e della facilità d’uso, oltre a innovare continuamente e con giudizio i loro modelli, come fatto con il DW6010 Rowenta Eco-intelligence.

  • Ferro da stiro a serbatoio separato

Viene spesso confuso con il ferro da stiro a caldaia ma il suo aspetto è quello di un classico ferro a vapore, collegato ad una base dotata di serbatoio molto capiente, fino oltre un litro e una pressione standard per il vapore. E’  l’ideale per chi ha molto bucato da stirare e pochissimo tempo. Il vantaggio di un ferro con serbatoio separato è infatti quello di raggiungere più velocemente la temperatura rispetto ad un ferro a caldaia, mantenendo i vantaggi della maneggevolezza del ferro da stiro normale. Le piastre del ferro sono microforate nella maggior parte dei casi,  per una fuoriuscita uniforme del vapore e rivestite in ceramica o materiale antiaderente.
Questa tipologia “ibrida” ha un prezzo che oscilla tra i cento e duecento euro. Per quanto riguarda la mia esperienza, un modello apprezzato dai clienti è l’Ariete EcoPower 6430.

  • Ferro da stiro a caldaia

Chi non ha mai avuto in casa un ferro a caldaia?  E’ il ferro da stiro delle mamme per eccellenza, il più gettonato per chi ha tanto da stirare, necessita di serbatoio capiente e tanta potenza. Il più regalato a Natale, compleanni e Festa della Mamma ma torneremo sulla questione regali più avanti. Il corpo del ferro da stiro ricorda lo stile industriale con manico in sughero, il cavo elettrico rinforzato e un unico potente tasto per il getto di vapore. Differisce dal modello a serbatoio separato perché il ferro ha un serbatoio di quasi due litri che riesce a garantire una stiratura attorno alle due ore, per il peso maggiore della piastra in alluminio, che facilita la stiratura e il manometro per la pressione, in alcuni casi regolabile.
La più conosciuta e venduta è ancora la Vaporella Polti, affidabile e robusta senza troppi fronzoli. Il prezzo di questi modelli parte dagli ottanta euro ma può arrivare fino ai seicento euro. 

  • Sistema stirante

Il sistema stirante è un prodotto completo: in un solo colpo avrete ferro da stiro, serbatoio separato dalla capienza imbattibile e asse da stiro. L’asse non è però come tutte le altre, solitamente ha la base soffiante per facilitare la velocità di stiratura, in pratica mentre voi stirate un lato della maglietta, dall’altra parte l’asse fa la stessa cosa. L’unico neo è che non tutti i modelli in commercio hanno anche il motore aspirante e con la sola base soffiante, il vapore residuo potrebbe diffondersi molto nell’ambiente andando a creare condensa su muri e vetri o creare piccole macchie d’acqua sul pavimento.
Il loro prezzo parte all’incirca dagli ottocento euro in su e i due modelli più conosciuti sono il Laurastar “Go” e il “Fashion Master” di Miele.
Mi sento però di darvi due consigli, che valgono per qualsiasi modello deciderete di acquistare.
ANTICALCARE E ACQUA DISTILLATA
Tutti i ferri da stiro sono nati per essere utilizzati con semplice acqua e non con acqua distillata o denaturata, per questo ci possono essere problemi di funzionamento. Leggete attentamente il libretto d’istruzioni per capire se il vostro modello ha l’anticalcare già inserito e come è necessario comportarsi per farlo durare più a lungo e non rovinare i vostri vestiti preferiti.
PESO DEL FERRO
In negozio capita di vedere clienti che soppesano i ferri da stiro come si fa solitamente al mercato bussando su angurie e meloni. Il peso è un vantaggio nel caso del ferro da stiro perché pesando già di suo, vi evita la fatica di premere con il braccio sull’asse per appianare le pieghe più difficili. Se invece utilizzate spesso la funzione del vapore verticale per rinfrescare giacche, vestiti, tende o camicie allora il peso può essere un problema.
Se avete obiezioni riguardo al peso ideale di un ferro da stiro, vi mando qui, dove ne ho parlato ampiamente.
  In conclusione però voglio mettere le mani avanti : io non stiro spesso.
A parte casi eccezionali, io piego molto bene e riduco l’umidità dei capi con l’asciugatrice. Altro mio validissimo aiutante è il dizionario di greco delle superiori, strumento indispensabile per togliere le pieghe più ostinate.
Credit Image : “Italian for my girlfriend”
 
 
 
 

2 pensieri su “Ferro da stiro delle mie brame

  1. Franco Colli dice:

    Siete gli unici che distinguono i ferri da stiro con caldaia (che produce il vapore) da quelli con serbatoio separato che fornisce acqua alla caldaia all’interno del ferro! Complimenti

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