Siamo arrivati al terzo appuntamento per capire come leggere le etichette energetiche degli elettrodomestici.
Si potrebbe pensare che per la lavastoviglie valgano più o meno gli stessi criteri di misurazione della lavatrice ma non è così.
Il consumo annuale di energia è calcolato in una prova di 280 cicli di lavaggio con programma standard per stoviglie normalmente sporche, a pieno carico. Il calcolo tiene conto anche del consumo nelle modalità “spento/off” e “sempre acceso” (o “left-on”), quando cioè la macchina viene dimenticata accesa dopo aver rimosso i piatti lavati.
Il consumo annuale di acqua e la classe di efficienza energetica di asciugatura sono determinati per lo stesso ciclo di lavaggio.
I pittogrammi invece stanno ad indicare:
• il consumo annuo di acqua calcolato per 180 lavaggi, in litri
• la classe di efficienza di asciugatura, su una scala da A a G
• la capacità nominale di carico per il programma standard, in coperti
• il rumore emesso per il programma standard, in decibel.
L’efficacia di lavaggio non è più indicata sull’etichetta perché tutte le lavastoviglie possono essere immesse sul mercato comunitario solo se hanno una efficienza di lavaggio classe A.
Consigli
- Acquistate un modello che abbia la possibilità di allaccio diretto al rubinetto di carico dell’acqua calda, in modo da abbreviare i tempi di riscaldamento e di durata generale dei programmi di lavaggio.
- Inserite sempre il brillantante direttamente nella lavastoviglie perchè riduce i tempi di asciugatura e viene dosato a seconda del programma che utilizzate, evitando residui su bicchieri e piatti , come invece può succedere con le pastiglie o le capsule molli.
- Inserite sempre il sale apposito per lavastoviglie, senza rimedi “fai da te”: la fa vivere più a lungo e combatte i residui di calcare.
- Utilizzate spesso programmi ecologici e non fatevi spaventare dalla durata: più è lunga, meno energia viene utilizzata.
In foto: lavastoviglie ad incasso a scomparsa totale KitchenAid